Quale terapia per i pazienti con cirrosi epatica ed un  piccolo carcinoma epatocellulare?

Belghiti J; Durand F

Federation Medico-Chirurgicale d'Hepato-Gastro-Enterologie, Hopital Beaujon, Universite Paris VII, Clichy. jacques.belghiti@bjn.ap-hop-paris.fr

 

MALATTIA EPATICA DI BASE: La maggior parte dei carcinomi epatocellulari (HCC) si sviluppano in soggetti con una patologia epatica cronica di base, soprattutto su base virale C. Tale malattia di base limita le possibilità terapeutiche sia per motivi chirurgici o per il rischio di recidiva anche quando il trattamento chirurgico, la chemioembolizzazione  o le alcolizzazioni sarebbero tecnicamente possibili. IN SITUAZIONI CON FUNZIONE EPATICA CONSERVATA: la distruzione percutanea del tumore con alcolizzazioni o rafiofrequenza possono essere efficaci nei confronti di tumori con diametro inferiore ai 3 cm; a volte comunque l'approccio può essere complicato, con conseguenti possibilità di distruzione parziale o di ricorrenza locale. In situazioni di funzione epatica capace di permettere il trattamento chirurgico, l'asportazione del tumore e la segmentectomia si sono rivelate efficaci in tumori con diametri tra i 3 ed i 5 centimetri. TRAPIANTO: il trapianto di fegato è sicuramente il trattamento migliore sia dell'HCC che della malattia epatica di base. L'indicazione è comunque limitata a pazienti con al massimo 3 tumori con diametro inferiore ai 3 cm,  senza interessamento portale, ed in condizioni tali da sopportare un intervento chirurgico maggiore. Ovviamente l'assenza di una diffusione della neoplasia è importante in relazione alla scelta del  trapianto

Presse Med 2000 Apr 1;29(12):681-8