5 aprile 2001 Il Governo sta pensando ad una Card di
donatore d’organi Di
Laura Meckler - Associated Press WASHINGTON
(AP) via NewsEdge Corporation – Il
governo, decisamente impegnato ad aumentare il numero di donazioni, comincerà a
pubblicare le tessere statali di donatore d’organo, secondo quanto riferito
mercoledì (4 aprile 2001, ndT) da fonti ufficiali. L' idea è quella di fornire
ai coordinatori dei trapianti un argomento più forte per procedere alla
donazione, indipendentemente dall'approvazione delle famiglie, rendendo le
tessere di donatore documenti giuridici più validi di una patente o di
una tessera di donatore non ufficiale. Tutto
ciò è un tassello d'un programma più ampio che il Segretario dell’ Health
and Human Services Tommy Thompson paleserà alla fine di questo mese. Sin dal
suo insediamento, Thompson ha insistito tenacemente sulla donazione di organi,
spingendo i suoi ascoltatori a firmare le tessere di donatore. “Per
me è inconcepibile che in America, il paese più compassionevole del mondo, si
contino tanti pazienti che muoiono per carenza di organi”, ha detto ai
giornalisti la scorsa settimana. Attualmente
sono più di 75.600 i pazienti che stanno aspettando un organo e più di 6.000
di questi muoiono ogni anno. L'
iniziativa di Thompson sarà verosimilmente a tutto campo, con una campagna dei
media, ed intensi sforzi per collaborare col mondo degli affari e della politica
nel promuovere le donazioni. Inoltre vi sarà uno sforzo per incoraggiare e
sostenere le donazioni d'organo da viventi, oggi sempre più popolari. Il
preventivo del presidente Bush, che verrà trasmesso al Congresso la settimana
prossima, includerà un aumento di 5 milioni di Dollari per le
attività di donazione d'organo e di trapianto, con un aumento del 33 per cento.
Gran
parte dello sforzo per aumentare le donazioni è concentrato sulla pubblicità -
convincendo gli Americani a pensare alla donazione per tempo ed a comunicare
alle loro famiglie i propri desideri. La tessera nazionale di donatore rappresenterebbe un mutamento strutturale, destinato ad aiutare i coordinatori dei trapianti che parlano di donazione con le famiglie. “Ciò
fornirebbe loro una base realmente forte per dire, `Abbiamo intenzione di
procedere a meno che Voi abbiate dei seri motivi contrari” “ dice un
funzionario del Department of Health and Human Services che ha voluto rimanere
anonimo. Attualmente,
di fronte ad un potenziale donatore d’organi, la maggior parte dei
coordinatori di trapianti comunica ai membri della famiglia se il loro
caro aveva firmato o meno una tessera di donatore, ma lascia assolutamente alla
loro volontà se attenersi o meno ai desideri del defunto. Le
nuove tessere permetterebbero ai coordinatori di spingersi un po’ più in là,
secondo quanto spiegatoci dal funzionario, stabilendo che colui che avesse una
tessera firmata possa diventare un donatore. Le
tessere avranno anche uno spazio per la firma di eventuali testimoni, e un altro
dove verranno specificati quali organi il potenziale donatore voglia donare,
compresi i tessuti e gli occhi. L'
intenzione è di dare a questi documenti un maggior peso legale e di stimolare
le famiglie a discutere seriamente su un documento con valore legale. Ogni
fattore che stimola una discussione è utile, dice Susan Gunderson, presidente
dell' Association of Organ Procurement Organizations e Direttrice d'una banca di
organi del Minnesota. La
maggior parte delle famiglie che sono al corrente dei desideri di un loro caro
li rispetteranno, aggiunge Susan Gunderson, ma la tessere di Donatore sarebbero
in grado di rompere gli indugi in quelle famiglie non concordi sulle donazioni. I
funzionari federali dicono che le tessere completeranno, senza sostituirle,
quelle attualmente in vigore, e potrebbero trasformarsi in un modello per quegli
Stati che desiderino adottarle. Esse verranno distribuite nel corso di campagne
promozionali. Il
Ministero desidera anche trovare il modo per aiutare i Coordinatori a scoprire
se un potenziale donatore abbia firmato o meno la tessera. Alcuni Stati hanno
dei Registri, ma non tutti sono facilmente accessibili, soprattutto al di fuori
degli orari d’ufficio o se di un altro Stato. Ma Thompson non vuole un Registro Nazionale, almeno per ora, dato che sarebbe costoso e di dubbia efficacia. |
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