Storia dell'Ecografia
Dr Joseph Hoo (www.ob-ultrasound.net) |
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Il balzo in avanti nelle tecniche eco-sonore venne compiuto nel 1880 in Francia da Pierre Curie e I sistemi di rilevazione subacquea vennero sviluppati dopo l’affondamento del Titanic nel 1912 e nella navigazione sottomarina durante la I Guerra mondiale. Tra il 1914 ed il 1918 venne ampiamente utilizzato il SONAR nell’individuazione dei sottomarini germanici. Constantin Chilowsky, un russo emigrato in Svizzera, e Paul Langévin,
Un altro filone nel campo degli ultrasuoni che si sviluppò parallelamente negli anni ’30 fu la costruzione di analizzatori di difetti dei metalli ad ultrasuoni pulsati, utilizzati soprattutto nel valutare gli scafi di grandi navi e le corazze dei carri armati. Il concetto alla base di tali apparecchiature era stato elaborato dallo scienziato sovietico Sergei Y. Sokolov nel 1928 all’Istituto Elettrotecnico di Leningrado. Pionieri di tali apparecchi furono Floyd A. Firestone
dell’Università del Michigan e Donald Sproul in Inghilterra. Firestone, nel 1941 brevettò il suo Oltre al suo impiego nella navigazione subacquea e nell’analisi delle imperfezioni dei metalli, l’uso iniziale degli Ultrasuoni in medicina rimase confinato alla terapia piuttosto che alla diagnosi, utilizzando la sua azione distruttiva sui tessuti animali. Fu solo nei primi anni ’40 che vennero fatti i primi tentativi per il loro impiego in campo diagnostico. Karl Theodore Dussik, un neurologo-psichiatra dell’Università di Vienna, è considerato il primo medico ad avere utilizzato gli ultrasuoni in diagnostica medica. Alla fine degli anni ’40 George Ludwig, un medico dell’Università della Pennsylvania fu uno dei pionieri nell’impiego degli ultrasuoni ad emissione pulsata sui tessuti animali. Con F. Struthers, Ludwig studiò la rilevazione di calcoli tramite gli ultrasuoni, nascondendo tali calcoli nei muscoli degli animali. Il suo lavoro presso il Laboratorio di Bioacustica del John Julian Wild, laureatosi in medicina all’Università di Cambridge, in Inghilterra, successivamente emigrato negli Stati Uniti alla fine della Ia Guerra Mondiale dopo il 1945, Donald Neal venne rapidamente impiegato in servizio attivo in una base navale, dopo la guerra di Corea. John Reid, un ingegnere elettronico neolaureato, fu assunto con una borsa di studio del National Cancer Institute come l’unico ingegnere designato a costruire e a lavorare con l’apparato ultrasonico di Wild. Wild e Reid costruirono rapidamente uno strumento manuale B-Mode lineare: si trattava di un’apparecchiatura eccezionale per quei tempi. Essi furono in grado di scoprire tumori mammari. Nel Maggio
del 1953 ottennero immagini in real-time a 15 megahertz di un tumore maligno della mammella, di 7 mm di diametro. Chiamarono la loro tecnica Ecografia o Ecometria sottolineando l’aspetto quantitativo dell’indagine. Ecco uno stralcio di quanto Reid scrisse a proposito del suo apparecchio negli Archives of the American Institute of Ultrasound in Medicine. “Il primo apparecchio a scansione fu costruito prevalentemente da John con pezzi ottenuti con l’aiuto di diversi suoi amici di Minneapolis. Io riuscii a modificare il circuito di un oscilloscopio. Riuscimmo così a far funzionare la nostra macchina, ad effettuare le prime registrazioni cliniche, ed ad inviare una pubblicazione allo Science Magazine, il tutto in 10 giorni. L’articolo venne accettato nei primi mesi
del 1952 e divenne la prima pubblicazione, a mia conoscenza, riguardante le immagini ultrasonografiche. Venne pubblicata ancora prima di quella di Douglass Howry, il quale utilizzò una macchina molto più complessa verso la fine di quell’anno.” Wild e Reid avevano anche studiato l’impiego di trasduttori endoluminali e di apparecchi in tempo reale: essi descrissero nel 1955 l’impiego di trasduttori per scansioni in A-mode vaginali e transrettali. A Denver, all’Università del Colorado, Douglass Howry aveva iniziato alcuni studi ultrasonici pionieristici, già dal 1948. Howry, un radiologo impiegato al Veteran’s Administration Hospital, aveva concentrato la sua attività nella tecnologia B-mode. Aiutato dal suo amico e collega nefrologo Joseph Homles, che divenne in seguito il direttore del Laboratorio di Ricerche
Mediche dell’Ospedale, Howry costruì nel 1951 con gli ingegneri William Roderic Bliss e Gerald J. Posakony, dapprima il Sistema ultrasonoro ad immersione, cioè la prima sonda lineare da contatto bidimensione B-mode (o PPI, plan position indication mode, a schema di indicazione di posizione), quindi nel 1954, il “somascopio” dotato di motore, una sonda
a movimento composito circonferenziale. Il trasduttore del somatoscopio era montato sul bordo di una grossa vasca riempita d’acqua. L’apparecchio riusciva ad eseguire delle scansioni composite, cioè da differenti angolature, di un organo addominale, ottenendo così delle immagini di qualità superiore. Tali immagini sonografiche vennero chiamate “sonogrammi”. Nel 1957 venne invece ideato il “pan-scanner”, dove il trasduttore ruotava intorno al paziente secondo un arco semicircolare. Tutti questi apparecchi, anche se in grado di ottenere immagini bidimensionali e sufficientemente fedeli, degli organi corporei, avevano però bisogno che il soggetto fosse in parte o completamente immerso in acqua, e che inoltre vi rimanesse, senza muoversi, per un certo periodo di tempo. Alla fine del 1955 cominciarono ad essere costruiti con le piezoceramiche (di
bario e di zirconato titanato) dei trasduttori più piccoli e più efficienti che avrebbero contribuito ad una maggiore sensibilità delle apparecchiature successive. Ben presto si imposero delle varianti più leggere di queste macchine, dotate di sacchetti d’acqua e di trasduttori a contatto e mobili sulla superficie corporea del paziente. Howry e Homles, con gli ingegneri William Wright e Edward Meyers, alla fine inventarono uno scanner composito a contatto, dove il trasduttore poteva essere posizionato dall’operatore (ciò dopo l’incontro con Ian Donald, vedi dopo). Nel 1962 Wright e Meyers abbandonarono l’Università per formare la Physionics Engineering® Inc: così negli Stati Uniti venne prodotto
e
commercializzato il primo scanner composito con braccio orientabile manualmente (dotato di meccanismi di posizione variabili ad ogni giunzione). Nello stesso tempo in Giappone, Kenji Tanaka e Toshio Wagai, chirurghi alla Università di Juntendo a Tokio, con il fisico Rokuro Uchida, stavano effettuando ricerche sugli ultrasuoni nella diagnosi di tumori mammari presso il Laboratori Nihon Musen Radiation and Medical Electronics, noti in seguito nel 1950 col nome di Aloka®. Uchida costruì il primo scanner giapponese ultrasonico in A-Mode nel 1949. Tanaka e Wagai con le strumentazioni del fisico Yoshimitsu Kikuchi di Sendai, iniziarono una ricerca sistematica sugli ultrasuoni nel 1952. Nel 1956, il MIT organizzò ed ospitò un Congresso sulla Bioacustica, con la partecipazione di Wagai, Uchida, Dussik, Bolt, Ballantine, Heuter, Wild, Fry e Howry. Molti di loro si incontravano per la prima volta, e si ebbe così un fruttuoso scambio di
opinioni. William Fry organizzò un altro congresso sugli ultrasuoni nel 1962 presso l’Università dell’Illinois che risultò un utile punto d’incontro per gli scienziati americani, europei e giapponesi.
Il contributo probabilmente più importante allo sviluppo degli ultrasuoni, in particolare in Ostetricia e Ginecologia, venne da Glasgow, in Scozia, dove Ian Donald era Professore all’Università Dipartimentale di Midwifery.
“Esame ad ultrasuoni è un termine familiare. Ogni madre lo conosce e molte ne hanno anche le fotografie. E’ un esame indolore, sicuro ed attendibile. Il suo successo dall’inizio del suo impiego 40 anni fa, è stupefacente. Iniziò a Glasgow all’Università Dipartimentale di Midwifery col Professore Ian Donald, ed allora pareva un esperimento abbastanza pazzoide. Ma Ian Donald era un personaggio geniale ed originalissimo. Nacque a Cornwall nel Dicembre 1910, figlio e nipote di medici Scozzesi. La sua educazione scolastica iniziò in Scozia e terminò in Sudafrica. Tornò in Inghilterra nel 1931 e si laureò in Medicina alla Scuola di Medicina dell’Ospedale di San Thomas nel 1937. Nel 1939 si arruolò nella RAF dove si distinse particolarmente. Fu decorato al valore per essere entrato in un bombardiere in fiamme con a bordo ancora delle bombe, allo scopo di salvare alcuni aviatori feriti bloccati al suo interno. Il servizio
nella RAF stimolò il suo interesse nei congegni di ogni tipo familiarizzando con radar e sonar, basati su tecniche sviluppate da alcuni fisici francesi quali Langevin nel corso della Prima Guerra mondiale allo scopo di identificare i sottomarini. Tornato a Londra, alla fine della guerra scelse Ostetricia e Ginecologia, e lavorò in diversi ospedali londinesi. La sua prima ricerca riguardò i problemi respiratori nel neonato ed egli ideò un congegno per aiutare i bambini a respirare. Per la sua passione sulle apparecchiature alcuni suoi colleghi londinesi chiamavano Ian “Donald il Pazzo”ma il suo talento venne scoperto da Sir Hector Hetherington, maggiorente dell’Università ed egli fu segnalato al Regius Chair di Midwifery dell’ University of
Glasgow. A quel tempo Ian stava lavorando al suo libro "Problemi nella pratica Ostetrica", che gli avrebbe procurato grande fama. Il suo motto era “l’arte dell’insegnamento è l’arte di condividere gli entusiasmi”. Giovane entusiasta, dinamico, instancabile ed irriverente, non perdeva occasione per sfidare ogni pratica considerata già acquisita; le sue lezioni erano una sorta di festa in cui si alternavano silenzi e scoppi di ilarità. Erano
infarcite di riferimenti alla Bibbia ed a Shakespeare, a lui molto familiari, citati con una vivacità istrionica. Ben presto il suo interesse si concentrò sul Sonar, con l’idea che questo potesse essere impiegato nella diagnosi medica. L’idea venne trasposta in pratica il 21 luglio 1955, quando visitò, su invito di uno dei direttori marito di una sua paziente, il Dipartimento della Ricerca dei costruttori di caldaie Babcock & Wilcox a Renfrew. Vi portò due auto, riempiendone i bagagliai di fibromi e di cisti ovariche
recentemente asportate. Su questo materiale e su una grossa bistecca fornita dalla Compagnia ed utilizzata come controllo, eseguì alcuni esperimenti utilizzando un analizzatore industriale di difetti di metalli ad ultrasuoni (in seguito tutti persero l’appetito per le bistecche!). In seguito collaborò con la Kelvin & Hughes Scientific Instrument Company, in particolare con un giovane tecnico di nome Tom Brown. Quasi per caso Tom Brown era venuto a
sapere di questo strano professore che stava tentando di usare un analizzatore di difetti di metalli ad ultrasuoni per diagnosticare patologie femminili. Telefonò al Professor Donald. Tutto ciò accadde non molto prima che Tom Brown, Ian Donald e il Dr. John Mc Vicar –futuro professore di Ostetricia e Ginecologia all’Università di Leicester – si immergessero in uno studio intensivo sull’impiego degli Ultrasuoni nella diagnosi differenziale tra cisti,
fibromi e masse addominali di altra natura. I primi risultati furono deludenti e l’iniziativa fu considerata con un misto di scetticismo e di ilarità. Quando però ci fu un caso drammatico in cui gli ultrasuoni permisero di salvare la vita di una paziente riuscendo a diagnosticare una grossa cisti ovarica facilmente asportabile, che era stata confusa con un tumore inoperabile dello stomaco, lo studio cominciò ad essere preso sul serio. “Quello– disse McDonald – fu un punto di non ritorno”. I risultati alla fine vennero pubblicati su The
Lancet
il 7 giugno 1958 con il titolo un po’ arido di “Studi sulle masse addominali con ultrasuoni ad emissione pulsata”. Fu probabilmente l’articolo più importante mai pubblicato sugli ultrasuoni in medicina. 10 anni dopo Ian descrisse così quel periodo: "Appena riuscimmo a scrollarci di dosso il passato ed ad utilizzare la macchina al Dipartimento su una quantità incredibile di pazienti con le più svariate patologie, i progressi furono
rapidissimi. Ogni nuova tecnica diventa ancora più affascinante se la sua utilità è accompagnata dall’assenza di dolore o fastidio per il paziente…Chiunque sia assolutamente soddisfatto della propria capacità di diagnosi o di trattamento chirurgico non darà mai alcun contributo allo sviluppo di nuove tecniche. Bisogna prima essere rosi dall’insoddisfazione. Ovviamente bisogna avere l’idea giusta al momento giusto, e le idee buone possono giungere alla
maniera di Archimede, in bagno.” Nel 1959 Ian Donald notò che si potevano ottenere echi dalla testa fetale, e cercò di sfruttare questo dato. “La cosa ben presto mi appassionò. Al Royal Maternity Hospital di Rottenrow, non c’era nemmeno una stanza dove visitare le pazienti, tanto meno un armadio in cui tenere l’apparecchio, cosicché io ed il mio collega, il fisico Tom Duggan spingevamo l’apparecchio su un carrellino sino ai letti dei pazienti in pronto
soccorso chiedendo loro il permesso di visitarli. Le donne di Glasgow sono meravigliose ed accettavano senza esitazione. Applicammo il metodo delle misurazioni della testa fetale per stabilire la grandezza e la crescita del feto. Quando nel 1964 aprì il Queen Mother's Hospital si riuscì a migliorare di molto i risultati. Col mio Collega il Prof. Stuart Campbell (futuro Professor al King's College Hospital di Londra) la Cefalometria per parecchi anni divenne
il metodo standard di studio della crescita fetale. In pochi anni divenne possibile studiare la gravidanza dall’inizio alla fine e diagnosticare complicanze quali le gravidanze multiple, le anormalità fetali e la placenta previa (causa di emorragie anche mortali).” Il Professor Donald aveva raccolto intorno a sé un gruppo di giovani medici e di tecnici di talento, tra i quali spiccavano ingegneri di ricerca come John Fleming e Angus Hall, assunti dall’ Università quando la Kelvin Hughes Company venne chiusa nel 1966. John Fleming rimase al Queen Mother's Hospital e fu sempre il tecnico geniale dei successivi progressi ecosonori. Oggi tutte le apparecchiature sono considerate di ideazione giapponese, ma il contributo
dell’ingegneria scozzese allo sviluppo delle tecnologie ecosonore in medicina non dovrebbe essere dimenticato. John Wild tornò in Inghilterra per presentare ad un Congresso nel 1954 la sua nuova scoperta. A tale riunione partecipò Ian Donald che fu lesto a capire quanto gli ultrasuoni avrebbero potuto fare. Pur entrando in questo campo più tardi di Wild, la maggior parte dei lavori pionieristici in particolare nel campo dell’Ostetricia e della
Ginecologia erano iniziati in Scozia. Wild aveva focalizzato i suoi studi sulla diagnosi dei tumori della mammella e del colon. Nel 1956 Wild pubblicò un articolo fondamentale su 117 noduli mammari, riportando una accuratezza di diagnosi superiore al 90%. Nonostante questi dati, il metodo ultrasonico di diagnosi tissutale da lui propagandato non raggiunse ampi consensi. Ian Donald, che parlava di tali apparecchi ultrasonici come di Sonar ultrasonici, ripeteva spesso che molti dei suoi progressi nel campo degli ultrasuoni erano avvenuti in un misto di coincidenze, casualità e fortuna. La “vescica piena”, che egli scoprì nel 1963, ne fu un esempio. Che la testa fetale essendo un osso cranico simmetrico fosse poi facilmente evidenziabile da un fascio di ultrasuoni in A-mode ne fu un altro, così come lo fu l’opportunità di incontrare numerosi importanti amministratori interessati e di
Brown all’età di 24 anni nel 1954, ideò e costruì con Ian Donald il prototipo della prima sonda B-Mode da contatto di tipo composito. In seguito il prototipo venne perfezionato diventando nel 1961 il Diasonografo®, prodotto su scala commerciale dalla La riunione influenzò il gruppo di Howry che costruì un apparecchio simile a quello di Donald, ma che si trasformò presto in una versione a braccio orientabile a giunzioni multiple. L'apparecchio automatizzato che Brown progettò originariamente per superare gli effetti delle variabili del movimento non andò bene, mentre il Diasonografo® fu venduto in Gran Bretagna ed in Europa, in particolare in Svezia, a Londra ed a Bristol: proprio qui un altro pioniere
degli Ultrasuoni, Peter NT Wells, un fisico medico, stava elaborando un’altra versione della sonda a braccio articolato a giunzioni multiple (cosiddetto a proboscide d’elefante) indipendentemente dalla controparte statunitense, giungendo a porre le fondamenta della Diasonograph electronics. Una breve descrizione del funzionamento del prototipo Diasonografo®, la sonda composita a contatto, venne fatta da Donald e da Brown nel 1958: “Una sonda contenente entrambi i trasduttori di trasmissione e di Joseph Holmes e Ian Donald divennero poi grandi amici, e Ian Donald insieme a John Flemming furono invitati a parlare delle loro ricerche al In Europa, Bertil Sunden a Lund, in Svezia, aveva iniziato nel 1958 alcuni studi sui parti prematuri col suo Professore di Ostetricia e Ginecologia Alf Sjovall, utilizzando un ecoscopio in A-Mode (un Krautkramer® reflectoscope USIP 9 ). Egli venne a trovare Ian Donald per 3 settimane nel 1960, desiderando
studiare le scansioni in B-Mode. Il suo lavoro al Dipartimento di Donald portò all’invio del Diasonografo® di seconda generazione a Lund, col quale Sunden discusse la sua tesi di dottorato sull’uso degli Ultrasuoni in Ostetricia e Ginecologia, riportando la sua esperienza su 400 casi di patologia pelvica. Egli studiò anche i possibili effetti dannosi degli ultrasuoni su ratte gravide, senza trovarne alcuno. In realtà a Lund
gli studi sugli Ultrasuoni erano iniziati già dal 1953 in cardiologia ed in neurochirurgia, facendo uso dei reflettoscopi. ID Selezneva, discepola del famoso scienziato sovietico SY Solokov, nel 1962, pubblicò un lavoro sulla ecografia in Unione Sovietica. RA Khentov la seguì con numerose pubblicazioni di argomento ostetrico e ginecologico. Importanti contributi giunsero dopo il 1965 da Hans Henrik Holm, Jorgen Kristensen e Jens Bang a Copenhaghen, Danimarca, da D. Hofmann, Hans Holländer e P. Weiser Questi avevano usato il Vidoson®, della Siemens Medical Systems®, uno scanner composito a contatto, lo scanner vaginale della KretzTechnik®. Alfred Kratochwil era probabilmente il più creativo di tutti i ricercatori in Europa. Hans Henrik Holm creò un laboratorio di ultrasuoni all'ospedale di Gentofte a Copenhaghen in 1964, con un agguerrito gruppo di ricerca. Lo stesso Holm progettò la loro versione d'uno scanner a braccio orientabile che
successivamente venne adottato per la produzione commerciale dalla Smith Kline and French negli Stati Uniti. Nel 1966, la fabbrica degli Smiths in Scozia non rendeva. Allo stesso tempo la Corte suprema degli Stati Uniti decretò a sfavore degli Smiths ed a favore delle Automation Industries di Denver, a proposito dei cosiddetti "brevetti Firestone" sulle prove ultrasoniche. Come parte dell’accordo, gli Smiths decisero di ritirarsi sia dalle applicazioni industriali che da quelle mediche sugli ultrasuoni, e
Automation Industries acquisì i diritti sui brevetti Smith. I brevetti Brown sullo scanner bidimensionale da contatto facevano parte di questo “pacchetto”. Gli Smiths vendettero la parte commerciale medica alle Nuclear Enterprises (G.B.) Ltd di Edinburgo, che rilevò la produzione del Diasonograph®. Ian Donald fu costretto a installare il suo reparto di tecnologia ultrasonica al Queen Mother's Hospital. John Flemming ed Angus Hall lo aiutarono. Lavorarono come ingegneri su tutti i progetti sugli ultrasuoni e Flemming lavorò
fino al suo pensionamento nel 1997. Attualmente è coordinatore della collezione storica del BMUS ed è responsabile delle apparecchiature ultrasoniche al museo di Hunterian, all' università di Glasgow. La stessa era vide una proliferazione di nuove apparecchiature negli Stati Uniti, in Europa ed in Giappone. Physionics® produsse la sua seconda versione dello “scanner composito a contatto con porta-braccio” nel 1964, che venne ampiamente impiegato negli Stati Uniti. KretzTechnik continuò nel 1967 con la sua prima versione di scanner a contatto con braccio articolato, mentre i giapponesi stavano usando un modello prodotto dalla Compagnia Aloka®. “Il primo congresso mondiale sugli ultrasuoni in diagnostica medica" si tenne a Vienna nel 1969 ed il secondo a Rotterdam nel 1972 dove vennero presentati moltissimi articoli su questo argomento. Queste riunioni identificarono e riunirono un gruppo internazionale di clinici e di scienziati che dovevano interessarsi allo sviluppo ed alla strumentazione e della metodologia degli ultrasuoni. In Europa, G. Boog, F. Weill, A. Kuhn, E De Mot (Francia), Jerzy Groniowski, I. Roszkowski
(Polonia), Manfred Hansmann, B-Joachim Hackelöer, H. Schillinger (Germania), Malte Hinselmann (Svizzera), Salvator Levi (Bruxelles), Asim Kurjak (Iugoslavia, ora Croazia), Juriy Wladimiroff (Rotterdam), Paavo Pystynen, Pekka Ylöstalo, Pentti Jouppila (Finlandia), Alberto Zacutti, C. Brugnoli, Achille Ianniruberto (Italia), insieme a molti altri, svilupparono presto una enorme mole di lavoro in ostetricia e ginecologia. I delegati di 13 società europee
di ultrasuoni si incontrarono a Basilea, in Svizzera nel 1972 per formare la federazione europea delle società per gli ultrasuoni in medicina e in biologia (EFSUMB). Presto sempre nuove macchine quali la Laminograph® 102 ed il Portascan® 661-BU della Picker, l’ Echoline®-20 della SKI, l’Ultrasongraph® 4100 della KretzTechnik, il Diasonograph® 4102 della Nuclear Enterprise e gli scanner compositi a contatto SSD-20® della Aloka divennero disponibili, mentre Jan C. Somers e Nicolaas Bom nei Paesi Bassi introdussero rispettivamente in 1968 ed in 1971 i trasduttori di fase e quelli lineari. Nel frattempo in Gran
Bretagna, EI Kohorn e Stuart Campbell a Londra, Patricia Morley e Ellis Barnett a Glasgow, Peter Wellsa a Bristol, Hyton Meire e Pat Farrant nel Middlesex, Christopher Hill al Royal Marsden estendevano gli studi sugli ultrasuoni in vari campi. Hugh Robinson emigrato in Australia si interessò dell'applicazione degli ultrasuoni nella valutazione della sterilità al Royal Women's Hospital di Melbourne. Nel 1969 venne fondato il Gruppo Medico Britannico sugli Ultrasuoni. Il gruppo in seguito cambiò nome nel 1977 e
divenne ufficialmente la Società Medica Britannica degli Ultrasuoni (BMUS). Negli Stati Uniti, all' inizio degli anni 60, J Stauffer Lehman, a Hahnemann, presso Filadelfia, si occupava dello sviluppo delle tecnologia degli ultrasuoni negli Stati Uniti. Con la Smith Kline Instruments® aveva partecipato alla produzione, da parte dell'azienda, degli scanner a Lajos von Micsky, che lavorava al St. Luke's Medical Center di New York, fu uno dei pionieri delle apparecchiature ultrasonografiche endoscopiche. Egli nel 1963 creò un laboratorio di bioacoustica ed elaborò diversi scanner transvescicali, rettali e trans-vaginali. M. Kobayashi, Arthur Fleischer, W Frederick Sample, George Leopold, Roy Filly, Roger Sanders e Fred Winsberg
dopo gli anni 60 svolsero una enorme quantità di lavoro sull' applicazione degli ultrasuoni in Ostetricia e Ginecologia. Nel 1965, Winsberg fu il primo per usare lo scanner in tempo reale della tedesca Vidoson® negli Stati Uniti L’ Istituto americano degli ultrasuoni in medicina (AIUM) che fu fondato nel 1952 da un gruppo di medici che si occupavano soprattutto dell’impiego degli ultrasuoni in medicina cominciò ad accettare membri solo dal 1964. Da allora gli ultrasuoni diagnostici rappresentarono l’applicazione principale dell' organizzazione. Il Primo congresso sulla diagnosi con ultrasuoni si tenne a Pittsburgh, in Pensylvannia, nel 1965 e ed ottenne la partecipazione di tutti i pionieri degli ultrasuoni. Il Journal of Ultrasound in
Medicine, la Rivista ufficiale dell’AIUM, venne inaugurato nel 1982 sostituendo il Journal of Clinical Ultrasound come principale veicolo di comunicazione tra i membri dell’associazione. Nel frattempo, la H. Takeuchi, il S. Mizuno, K. Nakano e M. Arima continuavano il lavoro di Ishihara e di Murooka all' università di Juntendo a Tokyo, in Giappone e sperimentavano nuove versioni dello scanner Nel 1965 riportarono un’ampia casistica di tumori pelvici utilizzando sia sonde lineari da contatto a sacchetto d’acqua sia sonde articolate da contatto a braccio articolato. Un altro gruppo composto da T. Tanaka, della I. Suda e della S. Miyahara iniziò delle ricerche sulle differenti fasi della gravidanza nel 1964. La Società Giapponese degli Ultrasuoni in Medicina fu fondata ufficialmente nel 1962. Nella Repubblica di Cina, An Shih fondò nel 1958 il Gruppo di ricerca medico sugli Ultrasuoni di Shanghai al Sixth People's Hospital di Shanghai; la sua squadra comprendeva Tao-Hsin Wang e Shih-Yuan. Nello stesso anno essi iniziarono delle indagini ultrasoniche usando un rilevatore Altri lavori in ostetricia e ginecologia vennero eseguiti da Xin-Fang Wang e da Ji-Peng Xiao all' Università medicina di Wuhan (ora Università di Medicina di Tongji) nello Wuhan, in Cina. Nel 1963, il gruppo riportò una casistica di risultati sonografici in 261 gravidanze anormali, e nel 1964 descrisse l’ecocardiografia fetale in M-mode - probabilmente il più precoce di tali rapporti nella letteratura medica -. La Cina a quel tempo era chiusa al mondo esterno e le
apparecchiature venivano prodotte solo localmente. Oltre alle sonde in A-Mode, le apparecchiature in B-Mode venivano costruite da una fabbrica di radar nello Wuhan. Purtroppo tali ricerche avanzate vennero bloccate con la rivoluzione culturale nel 1966 e non ripresero che alla fine degli anni 70. Chow Wing di Hong Kong, aveva studiato con Ian Donald a Glasgow per 6 mesi sabbatici nel 1968 ma una vera attività nel suo paese d’origine non iniziò che nel 1975 a causa dei vincoli finanziari ed
amministrativi. In Australia, la Sezione di Ricerca sugli Ultrasuoni presso il Laboratorio Acustico Nazionale (precedentemente del Commonwealth - CAL) di Sydney venne varata nel 1959, con l' obiettivo di creare un centro tecnico specializzato nel campo degli ultrasuoni in medicina. Direttore della Sezione era il fisico George Kossoff. Il CAL era stato fondato nel 1948 dal governo australiano per stimolare la ricerca nel campo dei deficit uditivi. Un “comitato per gli ultrasuoni” era stato creato nel 1955 sotto la presidenza di Norman Murray. Nel 1958 Murray visitò il laboratorio di Joseph Holmes e rimase colpito dall’utilità degli ultrasuoni come strumento diagnostico. Presto, l’anno successivo, venne quindi istituita la Sezione Ricerca sugli Ultrasuoni. Lavorando insieme a William Garrett, un ginecologo del Royal Hospital for Women di Sydney desideroso di avere un nuovo metodo diagnostico per la localizzazione placentare, Kossoff nel 1959 iniziò ad usare l’ecoscopio CAL ad acqua, perfezionandolo poi nel 1962. La sua squadra comprendeva, dal 1961, David Robinson, un altro brillante ingegnere. Essi riferirono dei loro risultati in ostetricia al Simposio Ultrasonics che si tenne nell' Illinois l’anno
seguente. L’"ecoscopio" originario venne poi sostituito nel 1969 con una versione Mark II, che già comprendeva una scala dei grigi per le immagini, ancora prima dell' invenzione del “convertitore di immagini”. Il gruppo pubblicò nel 1971 immagini ostetriche ottenute con la scala dei grigi al Meeting Internazionale di Ingegneria Biologica a Melbourne e poi nel 1973 al Congresso mondiale di Diagnosi ultrasonica in Medicina a Rotterdam . Nel 1975, essi costruirono l’UI Octoson®, una sonda multi-trasduttore veloce a bagno d'acqua, che incorporava il neo-nato
convertitore di immagini. |
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